[COMUNICATO STAMPA] URGENTE APERTURA CAMPAGNA 2024
In alcuni territori i frutteti sono già in fioritura è urgente mettere in copertura le produzioni.
Roma 6 marzo 2024. L’agricoltura è uno tra i settori più esposti al cambiamento climatico, probabilmente il più esposto in assoluto. Ed i dati lo confermano. “Le stime, per il 2023, descrivono oltre 3 miliardi di danni alle coltivazioni e alle strutture di tutta Italia. Un numero su tutti: l’anno appena concluso ha registrato ben 378 eventi estremi, in crescita del 22% rispetto al 2022; i risarcimenti pagati dalle compagnie nell’ambito delle polizze agevolate, nel 2023 hanno superato i 750 milioni di euro. Nell’ultimo trentennio sono triplicati i danni che accadono annualmente nel settore agricolo, dato confermato anche per tutti gli altri settori che comunque sono soggetti alle bizze del clima. Afferma Albano Agabiti Presidente di Asnacodi Italia - Questa condizione descrive una chiara tendenza consolidata, sottostimata nella percezione ma misurabile che, combinata con la ripresa vegetativa estremamente anticipata, preoccupa in questi giorni non poco le imprese agricole”.
Una situazione che perdura e peggiora negli anni, determinando un costante aumento dei tassi ed un contestuale incremento dei valori assicurati, come illustrato nei Report sulla gestione del rischio di Ismea, a fronte di un budget pubblico a sostegno delle polizze che, è cresciuto in termini assoluti rispetto alla scorsa programmazione, ma in termini relativi non riesce a tenere il passo con l’importante incremento della spesa assicurativa in agricoltura. Una congiunzione che delinea nuove esigenze di attenzione nell’ottica della sostenibilità ed investimenti straordinari per conoscere, studiare soluzioni ed investire in pianificazione ed attuazione di strategie.
Il sistema Asnacodi Italia-Condifesa e le Organizzazioni Professionali con tutti gli attori pubblici e privati del settore, è attualmente al lavoro per trovare nell’ambito di un sistema integrato, soluzioni compatibili e concreti alle criticità emerse negli anni e per ridefinire la gestione del rischio in agricoltura. L'obiettivo principale, e più urgente, è quello di garantire progressivamente l'interoperabilità tra l’attuale sistema assicurativo agevolato, gli ormai conosciuti ed apprezzati fondi mutualistici e il nuovo fondo nazionale AgriCAT. Riteniamo indispensabile, e con la tecnologia oggi possibile, completare una matrice di indicatori per ogni ambito produttivo geolocalizzato che dia informazione di misura dell’efficienza rispetto al livello di protezione complementare che può determinare ogni azione del mix di soluzioni ottimali da attuare progressivamente.
“Il nostro sistema si sta lucidamente organizzando con un approccio progettuale innovativo ed una metodologia di lavoro da perseguire progressivamente – afferma il Direttore Andrea Berti – studiata con il supporto di partner qualificati per essere efficiente, dinamica e per poter rafforzare il messaggio e le idee espresse convintamente negli ultimi anni nei momenti istituzionali, non sempre valorizzate dal legislatore e che rischiano di essere dallo stesso lette come motivo di nostra responsabilità, per essere parte dei protagonisti attuatori delle norme che di certo non possiamo scrivere”.
La prima nostra risposta, ben conoscendo la situazione degli agricoltori, però deve essere una responsabile, immediata apertura della campagna, per consentire da subito la protezione dalle bizze del clima; questa è la consapevolezza e il motivo dell’intenso operare dei Condifesa con la conseguente disponibilità a farsi carico di tutti i riscontri che stanno arrivando dagli agricoltori, attività fondamentale e distintiva che ha consentito al nostro paese di essere un esempio a livello europeo.
Asnacodi Italia ha inviato al Ministero le proprie minime essenziali osservazioni al Pgra24 proposto, per correggere alcune indispensabili condizioni ma nella logica di dare priorità ad una veloce definizione e conseguente apertura della campagna. Revisione dell’articolo 2 riferito all’obbligo preventivo di sottoscrizione di una convenzione con Agea in capo alle Compagnie di assicurazione, che rischia di bloccare l’apertura. Aumento del valore in rischio assunto dal fondo Agricat, anche in considerazione del risultato atteso del 2023. Semplificazione dell'impianto complessivo con la necessaria però attenta verifica dei codici “prodotto” e l’individuazione di codici distinti per le produzioni dotate di sistemi di difesa attiva, con chiara elencazione specifica. Immediata definizione e pubblicazione degli standar value. L’introduzione di una minima aliquota di salvaguardia, evidentemente sensibilmente inferiore a quelle proposte, per tutti i prodotti e territori, anche in considerazione che il PGRA24 cambia sensibilmente le regole per la definizione della spesa ammessa a contributo e potrebbe generare situazioni impreviste. Con riferimento alle polizze Index si prevede l'obbligo “Ai fini della verifica del rispetto dei requisiti di cui ai punti precedenti, gli schemi di polizza index based devono essere preventivamente sottoposti dalle Compagnie al Masaf per l’approvazione. La finanziabilità a carico del PSP 2023-2027 delle polizze index proposte dalle Compagnie è subordinata al parere preventivo del Masaf”. Riteniamo che tale preventiva approvazione comporti l’impossibilità per il 2024 di commercializzare tali coperture. Abbiamo quindi chiesto l’eliminazione dell’obbligo preventivo di osservazione ed autorizzazione.
Le proposte indicate sono minimali senza impatto sulla spesa pubblica ma importanti per consentire una celere chiusura del confronto con le compagnie e la conseguente possibilità di dare indicazioni alle imprese e quindi di consentire un’immediata apertura della campagna, anche per rispetto agli agricoltori che già in questi giorni riscontrano nei propri frutteti le coltivazioni in fioritura. Il Presidente Agabiti conclude ribadendo essere “indispensabile l’incondizionato impegno delle istituzioni alla condivisione dell’aggiornamento e conseguente approvazione immediata del Piano Assicurativo 2024”.