Ravenna - assemblea generale ordinaria
2018 anno cruciale per i Condifesa, fra l’obiettivo del riallineamento nei pagamenti degli anni 2015, 2016 e 2017 e le novità dEl 2018
Il punto sugli strumenti di gestione del rischio nell’assemblea generale del Condifesa svoltasi a Faenza alla presenza del presidente nazionale di Asnacodi, Albano Agabiti e del Direttore Paola Grossi
Il Condifesa di Ravenna ha incontrato i Soci nel corso dell’Assemblea Generale Ordinaria del 21 maggio. Durante la discussione, che ha preceduto e seguito l’approvazione del bilancio consuntivo 2017 e preventivo 2018, sono state illustrate le novità della campagna 2018 a seguito dell’approvazione del Regolamento Omnibus e si è fatto il punto sull’erogazione degli aiuti comunitari alle aziende agricole per gli anni 2015, 2016 e 2017. Da parte della base Sociale è emerso un diffuso malcontento e progressiva perdita di fiducia verso un sistema gestito in maniera insoddisfacente da parte del Ministero delle politiche agricole (Mipaaf), alimentari e forestali e dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea).
Sblocco dei contributi delle campagne assicurative 2015, 2016, 2017
I pagamenti stanno lentamente arrivando ma non vengono rispettate le tempistiche e gli importi messi nero su bianco dal Mipaaf e trasmessi alle banche.
Il Condifesa Ravenna ha anticipato le annualità dei fondi europei (per circa 40 milioni di Euro) ricorrendo a crediti da istituti bancari per non far pesare il blocco dei trasferimenti sull’attività economica delle imprese agricole. Sui bilanci consuntivo 2017 e preventivo 2018 pesa il pagamento degli interessi passivi che è di oltre 570.000 Euro per il 2017 e di oltre 520.000 Euro nel preventivo 2018. Ora però le banche non hanno più margine per finanziare un’ulteriore annata e chiedono al Condifesa il rientro dei finanziamenti come da calendario dei pagamenti comunicato dal Ministero all’Abi.
«Entro l’estate è necessario chiudere i rimborsi 2015, che ad oggi sono fermi al 50% del totale, e quelli 2016, la cui erogazione è appena iniziata. Entro il 2018 bisogna riallineare anche parte del 2017, per il quale non c’è ancora alcun decreto di pagamento - sostiene il presidente di Condifesa Ravenna, Stefano Francia – Il rischio di perdere le risorse stanziate per inefficienze burocratiche non ce lo possiamo permettere». Asnacodi, come informa il presidente nazionale Albano Agabiti presente all’Assemblea, «ha chiesto l’applicazione di misure straordinarie per il riallineamento dei pagamenti, appellandosi anche alle Regioni e alla Conferenza Stato-Regioni affinché facciano pressione sul Ministero».
Il tavolo istituito presso la Prefettura di Ravenna
Nel contempo il Condifesa Ravenna, che è un organismo tecnico, ha lavorato per fare rete e porre i riflettori della politica su questa inaccettabile situazione con un lavoro congiunto con il Tavolo Verde provinciale (che è il coordinamento di tutte le organizzazioni professionali di rappresentanza delle imprese agricole e le centrali cooperative). Sua Eccellenza Il Prefetto di Ravenna, Francesco Russo, unico in Italia, ha istituito un tavolo permanente dove sono convolti anche Ministero, Regione ed enti locali per seguire l’evolversi della situazione preoccupato dell’impatto negativo che una mancata erogazione di contributi potrebbe avere sulla struttura sociale del territorio mettendo in forte difficoltà le aziende agricole e l’indotto. «Ringraziamo sentitamente Sua Eccellenza il Prefetto Russo - sottolinea Francia - per l’esempio che, con la sua dedizione, il suo rigore istituzionale e il suo rispetto e la sua considerazione verso tutte le componenti sociali, sta dando a noi tutti e al Paese intero».
Le novità della campagna assicurativa 2018 e oltre
Dal primo gennaio 2018, con l’entrata in vigore della riforma di medio termine della Pac scende la soglia minima di accesso al danno dal 30% al 20% (non per l’uva da vino che dovrebbe rientrare in questa modalità dal 2019); aumenta il contributo sulla spesa ammessa agevolata dal 65% al 70%. «Questi due fattori hanno un effetto fortemente positivo sulla contribuzione e inoltre – spiega il direttore del Condifesa Ravenna, Fabio Pesci - la riduzione della soglia facilita l’accesso al risarcimento per tutte quelle avversità non incluse nella copertura integrativa, generalmente avversità catastrofali». È stata inserita, inoltre, la possibilità di assicurare anche solo due avversità di frequenza e in questo caso il contributo si ferma al 65%. Confermata la sola manifestazione d’interesse per aprire l’assicurazione. Per quanto riguarda il sistema di calcolo delle rese il 2019 dovrebbe essere l’anno di sostanziali novità per correggere in larga parte le distorsioni che ancora oggi vedono penalizzate le aziende.
«La storia dei Condifesa è sempre stata percorsa da grandi difficoltà - conclude Francia - Con l’impegno della rete dei Condifesa e di Asnacodi sono sempre state superate. Sono certo che anche questa volta l’obiettivo verrà raggiunto perché è impensabile lasciare le aziende senza un adeguato strumento assicurativo che nel corso degli anni, pur con tutte le limitazioni, ha consentito la sopravvivenza delle aziende stesse in caso di calamità».
La Campagna assicurativa 2017 in provincia di Ravenna ha visto stipulate 9.601 polizze agevolate (+1,8% sul 2016) con 21 compagnie di assicurazione e ha registrato livelli mai raggiunti sia in termini di capitali assicurati (prodotti, strutture, zootecnia) per circa 300 milioni di Euro (+15% circa rispetto al 2016), sia per risarcimenti (oltre 38 milioni di Euro, +118% rispetto al 2016).