Malta 23 maggio 2017: Incontro ministri dell’agricoltura europei. martina: investire sugli strumenti di gestione del rischio
Il Ministro delle Politiche agricole e alimentari Maurizio Martina ha incontrato ieri a Malta i partner europei ed ha illustrato loro le linee per l’Italia da seguire per consentire al settore agricolo di adattarsi ai cambiamenti climatici.
Innanzitutto, ha manifestato la necessità di “creare un Osservatorio permanente su acqua e agricoltura come propone la presidenza maltese dell'Ue, investire molto di più sugli strumenti di gestione del rischio, semplificandoli e trasferire e condividere l'innovazione per aumentare la redditività del settore agricolo, in particolare dei piccoli produttori e sostenere un piano straordinario di investimenti per incrementare la disponibilità della risorsa idrica evitando che nei periodi di inondazioni, l'eccesso di acqua determini catastrofi naturali”.
Per quanto riguarda la gestione del rischio, per Martina occorre investire molto di più in nuovi strumenti, semplificandone la gestione, rendendoli più efficaci e più aderenti alle esigenze del mondo produttivo. Sostiene, infatti, che sia necessario utilizzare quali riferimenti non solo i rischi meteorologici, ma anche quelli legati alle perturbazioni di mercato, per offrire garanzie concrete di tutela del reddito delle imprese. Trasferendo la gestione del rischio dal secondo pilastro della Pac al primo pilastro il contributo agli agricoltori si trasforma in una “componente volontaria dei pagamenti diretti, da concedere a chi decide di assicurare la propria produzione o di aderire ad un'altra misura di stabilizzazione del reddito''
“La tecnologia – ha continuato il ministro Martina – può aiutare gli agricoltori in molti ambiti come nell’agricoltura di precisione, che ottimizza l’uso dei fattori di produzione, riducendo la pressione sull’ambiente, aumentando la produttività e ottimizzando il consumo di energia. A tale scopo occorrono investimenti a livello europeo e misure appropriate per accelerarne la diffusione”. Martina ha poi ricordato l’importanza del Programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), in fase di avvio, che coinvolge 18 Paesi dell’area del Mediterraneo con iniziative di ricerca, trasferimento di innovazione nella gestione delle acque, sostenibilità in agricoltura, filiere agroalimentari.